L'osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da una riduzione della densità ossea e da un deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo. Questi cambiamenti rendono le ossa più fragili e aumentano il rischio di fratture, anche in seguito a traumi minimi o addirittura spontaneamente.
Caratteristiche principali dell'osteoporosi
1. Perdita di massa ossea: le ossa diventano meno dense perché il processo di riassorbimento osseo (operato dagli osteoclasti) supera la capacità di formazione di nuovo osso (operata dagli osteoblasti).
2. Alterazione della struttura ossea: la microarchitettura dell'osso si indebolisce, diventando più porosa e meno resistente.
3. Aumento del rischio di fratture: le fratture più comuni si verificano a livello di vertebre, femore e polso.
Cause e Fattori di Rischio
L'osteoporosi può essere primaria (legata all'invecchiamento o alla menopausa) o secondaria (causata da altre condizioni mediche o farmaci). I principali fattori di rischio includono:
- Età avanzata: la densità ossea diminuisce naturalmente con l'età.
- Sesso femminile: le donne, soprattutto dopo la menopausa, sono più a rischio a causa del calo degli estrogeni.
- Familiarità: una storia familiare di osteoporosi o fratture aumenta il rischio.
- Carenza di calcio e vitamina D: essenziali per la salute delle ossa.
- Stile di vita sedentario: l'inattività fisica favorisce la perdita di massa ossea.
- Fumo e consumo eccessivo di alcol: danneggiano le cellule ossee.
- Uso prolungato di corticosteroidi: questi farmaci possono ridurre la densità ossea.
- Malattie croniche: come ipertiroidismo, artrite reumatoide o malattie renali.
Epidemiologia
L'epidemiologia dell'osteoporosi evidenzia una diffusione globale della malattia, con un impatto significativo sulla salute pubblica, specialmente nelle popolazioni anziane. Ecco una panoramica dei dati epidemiologici più rilevanti:
Prevalenza
- Popolazione generale:
- L'osteoporosi colpisce circa 200 milioni di persone in tutto il mondo.
- Si stima che 1 donna su 3 e 1 uomo su 5 di età superiore ai 50 anni soffriranno di una frattura osteoporotica nel corso della vita.
- Distribuzione geografica:
- La prevalenza è più alta nei paesi industrializzati, dove l'invecchiamento della popolazione è più marcato.
- In Europa, si stima che oltre 22 milioni di donne e 5,5 milioni di uomini siano affetti da osteoporosi.
- Italia:
- In Italia, l'osteoporosi colpisce circa 5 milioni di persone, di cui l'80% sono donne in post-menopausa.
- Si verificano ogni anno oltre 500.000 fratture da fragilità, con un costo sanitario e sociale elevato.
Incidenza delle fratture
Le fratture osteoporotiche sono un indicatore chiave della gravità della malattia:
- Fratture vertebrali:
- Sono le più comuni, ma spesso non diagnosticate perché possono essere asintomatiche.
- Si stima che il 20% delle donne over 50 abbia almeno una frattura vertebrale.
- Fratture del femore:
- Rappresentano una delle conseguenze più gravi dell'osteoporosi.
- L'incidenza aumenta esponenzialmente con l'età: dopo i 65 anni, il rischio raddoppia ogni 5 anni.
- In Italia, si verificano circa 90.000 fratture di femore all'anno, con un tasso di mortalità del 20-30% nel primo anno dopo la frattura.
- Fratture del polso:
- Sono più comuni nelle donne di età compresa tra 50 e 65 anni.
Impatto socioeconomico
- Costi sanitari:
- Le fratture osteoporotiche rappresentano un onere economico significativo per i sistemi sanitari.
- In Europa, i costi diretti e indiretti legati all'osteoporosi superano i 37 miliardi di euro all'anno.
- In Italia, il costo medio per una frattura di femore è stimato tra 10.000 e 15.000 euro.
- Mortalità e disabilità:
- Le fratture del femore sono associate a un aumento della mortalità, soprattutto negli anziani.
- Dopo una frattura di femore, solo il 40% dei pazienti recupera completamente la propria autonomia.
Fattori di rischio epidemiologici
- Età:
- La prevalenza dell'osteoporosi aumenta con l'età: oltre il 70% delle donne over 80 ne è affetta.
- Sesso:
- Le donne sono più colpite degli uomini, soprattutto dopo la menopausa, a causa del calo degli estrogeni.
- Fattori genetici e razziali:
- Le persone di origine caucasica e asiatica hanno un rischio maggiore rispetto a quelle di origine africana.
- Una storia familiare di osteoporosi o fratture aumenta il rischio.
- Stile di vita:
- Fumo, alcol, dieta povera di calcio e vitamina D, e sedentarietà contribuiscono alla diffusione della malattia.
L'osteoporosi può essere classificata in diversi tipi in base alla causa sottostante e alle caratteristiche cliniche. Ecco una panoramica delle principali forme di osteoporosi:
Classificazione
1. Osteoporosi Primaria
L'osteoporosi primaria è la forma più comune ed è legata a fattori naturali come l'invecchiamento o la menopausa. Si divide in due sottotipi:
a) Osteoporosi Post-Menopausale (Tipo I)
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Cause: riduzione degli estrogeni dopo la menopausa, che accelera il riassorbimento osseo.
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Caratteristiche:
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Colpisce principalmente le donne tra i 50 e i 70 anni.
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Le fratture più comuni sono a carico delle vertebre (crolli vertebrali) e del polso.
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È associata a una rapida perdita di osso trabecolare (la parte interna spugnosa dell'osso).
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b) Osteoporosi Senile (Tipo II)
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Cause: invecchiamento, con riduzione della capacità di rigenerazione ossea e diminuzione dell'assorbimento di calcio.
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Caratteristiche:
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Colpisce sia uomini che donne di età superiore ai 70 anni.
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Le fratture più comuni sono a carico del femore, delle vertebre e del bacino.
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Coinvolge sia l'osso trabecolare che l'osso corticale (la parte esterna compatta dell'osso).
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2. Osteoporosi Secondaria
L'osteoporosi secondaria è causata da condizioni mediche, farmaci o fattori esterni che influenzano il metabolismo osseo. Rappresenta circa il 20-30% dei casi di osteoporosi.
Cause comuni:
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Malattie croniche:
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Endocrine: ipertiroidismo, iperparatiroidismo, sindrome di Cushing, diabete.
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Reumatologiche: artrite reumatoide, lupus.
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Gastrointestinali: celiachia, morbo di Crohn, sindrome da malassorbimento.
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Renali: insufficienza renale cronica.
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Ematologiche: mieloma multiplo, leucemia.
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Farmaci:
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Corticosteroidi (uso prolungato): riducono la formazione ossea e aumentano il riassorbimento.
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Anticonvulsivanti: interferiscono con il metabolismo della vitamina D.
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Inibitori dell'aromatasi (usati nel cancro al seno): riducono i livelli di estrogeni.
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Eparina (uso prolungato): aumenta il riassorbimento osseo.
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Altri fattori:
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Alcolismo cronico: riduce la formazione ossea e aumenta il rischio di cadute.
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Fumo: danneggia le cellule ossee.
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Immobilizzazione prolungata: riduce il carico meccanico sulle ossa, favorendo la perdita di massa ossea.
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3. Osteoporosi Idiopatica
L'osteoporosi idiopatica è una forma rara che si verifica in assenza di cause identificabili. Si divide in due sottotipi:
a) Osteoporosi Idiopatica Giovanile
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Caratteristiche:
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Colpisce bambini e adolescenti, senza una causa apparente.
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Può causare fratture vertebrali e riduzione della densità ossea.
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Spesso si risolve spontaneamente con la crescita.
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b) Osteoporosi Idiopatica dell'Adulto
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Caratteristiche:
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Colpisce adulti di mezza età, soprattutto uomini, senza cause evidenti.
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È spesso associata a fratture vertebrali.
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4. Osteoporosi Localizzata
L'osteoporosi localizzata colpisce specifiche aree del corpo ed è spesso associata a condizioni particolari:
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Osteoporosi transitoria dell'anca: una condizione temporanea che colpisce l'anca, spesso in donne in gravidanza o uomini di mezza età.
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Osteoporosi da disuso: si verifica in seguito a immobilizzazione prolungata di un arto (es. dopo una frattura o un intervento chirurgico).
Sintomi
L'osteoporosi è spesso chiamata "malattia silenziosa" perché non causa sintomi evidenti fino a quando non si verifica una frattura. I sintomi più comuni includono:
- Dolore osseo o muscolare, specialmente nella schiena.
- Riduzione della statura: dovuta a crolli vertebrali.
- Cifosi (curvatura della colonna vertebrale).
- Fratture da fragilità: spesso a carico di vertebre, femore o polso.
Diagnosi
La diagnosi si basa su:
1. Densitometria ossea (MOC - Mineralometria Ossea Computerizzata): misura la densità minerale ossea (BMD) e confronta i risultati con valori di riferimento (T-score). Un T-score ≤ -2,5 indica osteoporosi.
2. Radiografie: utili per identificare fratture vertebrali.
3. Esami del sangue: per valutare i livelli di calcio, vitamina D, fosforo e altri marcatori di salute ossea.
Prevenzione e Trattamento
La prevenzione e il trattamento dell'osteoporosi includono:
1. Stile di vita:
- Dieta ricca di calcio (latte, formaggi, verdure a foglia verde) e vitamina D (pesce grasso, esposizione al sole).
- Esercizio fisico regolare, soprattutto esercizi di carico (camminata, sollevamento pesi leggeri) e di equilibrio.
- Evitare fumo e alcol.
2. Farmaci: vai al link